- La BOJ ha mantenuto il tasso di riferimento allo 0,50% con una votazione divisa 7–2; Hajime Takata e Naoki Tamura hanno votato per un aumento allo 0,75%.
- Un nuovo passo verso la normalizzazione: la BOJ inizierà a vendere le proprie partecipazioni in ETF (e J-REIT), con linee guida di circa ¥620 miliardi l’anno per gli ETF, pari a circa lo 0,05% del volume di scambi giornaliero.
- A seguito della decisione, lo yen (JPY) ha registrato forti guadagni, mentre gli indici azionari giapponesi sono scesi. I mercati sono passati in modalità risk-off, con il JP225 in calo dell’1,90%.
- Le aspettative di un rialzo dei tassi alla prossima riunione del 29–30 ottobre sono salite al 55%.
La decisione della BOJ di mantenere invariati i tassi era ampiamente prevista dal mercato. Ciò che ha sorpreso, però, è stato il tono relativamente hawkish. Due membri hanno spinto per un aumento di 25 pb allo 0,75%, segnalando una crescente pressione interna per un irrigidimento. Il cambio di retorica riflette una minore incertezza dopo l’accordo commerciale con gli Stati Uniti e un’inflazione più vicina al target nel periodo di proiezione triennale della BOJ. In questo contesto, i mercati hanno iniziato a prezzare circa un 50/50 di probabilità di un rialzo già alla riunione del 29–30 ottobre.
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Oltre ai tassi, il nuovo elemento è il piano della BOJ di ridurre la propria esposizione agli asset rischiosi. La Banca inizierà una vendita graduale di ETF (e J-REIT), con stime di circa ¥620 miliardi l’anno per gli ETF. Data l’ampiezza delle attuali partecipazioni della BOJ, un ritmo simile implicherebbe un processo lungo oltre un secolo. Questo è intenzionale, poiché l’obiettivo della Banca è ridurre la propria impronta sul mercato senza causare disfunzioni.
Reazione dei mercati
La decisione odierna della BOJ è stata interpretata come un “hawkish hold”. Le azioni hanno invertito al ribasso (con particolare pressione sui grandi titoli tecnologici, dove la quota della BOJ è significativa), mentre le banche sono state viste come beneficiarie relative della normalizzazione di bilancio. L’USDJPY è sceso di oltre lo 0,52% subito dopo la decisione e i derivati swap hanno rapidamente rivisto le probabilità di un rialzo a ottobre al 53%.
Tuttavia, questa reazione è stata in gran parte ridimensionata durante la conferenza stampa del governatore della BOJ, Kazuo Ueda.
Ueda ha minimizzato le opinioni dissenzienti di Takata e Tamura, ha affermato che l’economia giapponese è in moderata ripresa senza cali significativi in investimenti, salari o occupazione, e ha sottolineato i persistenti rischi al ribasso derivanti da dazi e incertezze sul cambio.
Ha ribadito che la BOJ continuerà le vendite di ETF/J-REIT fino a completo smaltimento (con un ritmo indicativo di 112 anni).
La politica rimane dipendente dai dati, con rialzi dei tassi possibili se economia e prezzi seguiranno le previsioni.
Dopo la conferenza stampa, i mercati hanno annullato i movimenti iniziali successivi alla decisione e lo yen si è indebolito.
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